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lunedì 18 gennaio 2016



• IL LAGO -BANANA YOSHIMOTO  •

Ciao a tutti oggi sono qui per parlarvi di un libro che mi ha sorpreso parecchio ; è il primo libro che leggo di questa autrice ed è il primo libro con cui ho iniziato il mio approccio con la letteratura giapponese . Si tratta de "Il lago " di Banana Yoshimoto 


Parlare di questo libro non sarà facile perché è totalmente diverso da tutti i libri che ho letto fin ora. La Yoshimoto non scrive libri con moltissime pagine , questo volume infatti è composto da 140 pagine ma queste poche pagine fanno riflettere molto sulla vita , la morte , la sessualità e l'amore ; questi argomenti vengono portati ad un livello molto più elevato , su un piano onirico e riesce ad andare a fondo delle cose , arrivando a riscoprire un senso primordiale. 
Chihiro ha avuto una relazione in precedenza con un uomo dove aveva dei rapporti sessuali , com'è giusto che sia , quando però incontra Nakajima , che ha delle problematiche legate a un qualcosa che gli è successo in passato, non ha più intimità , o meglio , lui al momento a paura del sesso e i loro momenti intimi si riducono al prendersi per mano che forse è un atto molto più intimo del rapporto carnale vero e proprio. 
 L'innamoramento tra i due avviene attraverso gli occhi , i due infatti si vedono dalla finestra e alla fine poi s'innamorano. Chihiro afferma che quando  vede la luce accesa nella casa di Nakajima  ha un senso di conforto.C'è un uso molto forte anche delle percezioni sensoriali: la vista del lago o la vista della luce che da conforto alla protagonista, o quella del murales, l'olfatto quando ci viene detto che la madre della protagonista muore e ha un forte odore di urina o l'odore che emana il padre di Chihiro  , l'udito , il silenzio che circonda questo lago , il gusto , quando i due protagonisti prendono il te, il tatto quando le mani dei due protagonisti si toccano e queste sensazioni sono molto ben descritte e sembra quasi che il lettore percepisca  odori, sapori , suoni. 
Il lago ha un peso fondamentale nella narrazione anche qui non è solamente il lago fine a se stesso come una cosa fisica , che può dare piacere alla vista ma è anche un custode che conserva i ricordi legati al passato di Nakajima che sono tutte da scoprire. 
Un libro consigliatissimo, un libro che vi farà riflette su tanti aspetti.

VOTO 



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